sabato 10 maggio 2014

IL 5X1000 SOLTANTO ALLE ASSOCIAZIONI CHE PUBBLICANO ONLINE IL LORO BILANCIO!




DI'GAY PROJECT NON PUBBLICA
ONLINE IL PROPRIO
BILANCIO
 
  Tempo da dichiarazione dei redditi, tempo da dichiarazione del nostro  5X1000.  Se andate a visitare i siti delle principali associazioni glbt troverete la pubblicità che invita a donargli  il vostro 5x1000. Tutte le associazioni glbt, tranne l'arcigay che lo sta facendo a partire dal 2007, non pubblicano online i propri bilanci. Eppure come già sostenevo nel passato, quello stesso strumento (il web) viene da questa gente oramai  usato come veicolo  di comunicazione per raggiungerci. Non dico che la pubblicazione dei bilanci online sia la soluzione a tutti  i problemi che ha il mondo glbt, ma certamente è un buon inizio per far nascere una reale comunità. E invece niente, certa gente, che addirittura si dichiara di sinistra,  pare che non voglia capire che la 'trasparenza' viene prima di tante  promesse  che ci hanno fatto in tutti questi anni. Promesse che,  a tutt'oggi, sono rimaste soltanto sulla carta.

       Ripubblico una conversazione avuta con un volontario e/o dirigente anonimo dell'Arcigay nel 2005, prima che questa associazione decidesse di pubblicare online i propri bilanci, conversazione che, a proposito di comunità da costruire, trovo più che mai di  attualità.





krojb70 <krojb70@yahoo.it>ha scritto:
Tutto quello che non hai detto sul sesso, perché nessuno te l'ha mai
chiesto
http://www.modidi.net/
E' un questionario. Se volete rispondete alle domande




----- Original Message -----
From:antonio di giacomo
To:MASCHIGAY@yahoogroups.com
Sent:Tuesday, June 07, 2005 8:29 PM

IL CIRCOLO MARIO MIELI NON PUBBLICA
ONLINE IL PROPRIO BILANCIO
 
Subject:Re: [MASCHIGAY] Ricerca nazionalesulla salute di lesbiche, gay e bisessuali


Perchè questi signori ci interpellano soltanto per propinarci questionari per i quali hanno ricevuto finanziamenti pubblici e  non quando si tratta di eleggere direttamente i nostri rappresentanti,  di consultare i bilanci delle associazioni, di eliminare la tessera dei locali commerciali...... Perchè questi signori continuano a mangiare sulla nostra pelle ?
bye Antonio

blue_sky@libero.it ha scritto:

Quali rapresentati? non c'e ad oggi un partito gay quindi non vedo quali rapresentanti tu possa scegliere.
Se ti riferisci a Grillini in parlamento, allora il discorso vale anche per molti altri che stanno seduti là.
I bilanci delle associazioni, dipende se sono circoli ricreativi o circoli politici; se sono circoli ricretivi alla base ci sta comunque una società che non è tenuta ed arcigay stessa non puo obbligare a rendere pubblici i bilanci. Per i circoli politici ti basta essere socio di quel circolo e partecipare alle riunioni di bilancio.
Per far sparire la tessera bisogna prima cambiare la legislazione italiana in merito ai locali pubblici e privati.
I circoli e le associazioni non stanno in piedi sul solo volontariato dei soci ma hanno bisogno anche di altre entrate che non siano solo le tessere; prova a metterti a fare un circolo arci o non e vedrai.

"Modi di" è una ricerca necessaria propio per vedere quali sono i modi e le tendenze sessuali attuali, di modo da organizzare campagne di prevenzione piu mirate ed efficaci nei confronti di malattie sessualmente trasmissibili.

Saluti
Antonio


Caro Antonio,
scusami ma quando si risponde in questi termini, così come hai fatto tu, dovresti  farti riconoscere con nome e cognome come ha fatto il sottoscritto. Il mio nome ,Antonio Di Giacomo, non è affatto di fantasia, anzi ti invito a fare una ricerca a riguardo  su internet, o a chiedere a Grillini direttamente,  così ti accorgerai che un circolo (il Michelagniolo ) l'ho già aperto tanti anni fa. Conosco pertanto la normativa che prevede  molti  escamotage per le cosiddette associazioni ricreative, sportive e culturali di  evadere il fisco, alla faccia dei milioni dei contribuenti onesti del nostro Paese.  Quelli che tu chiami circoli ricreativi sono attività commerciali che lucrano ignobilmente  non soltanto sulla repressione degli omosessuali ma anche sulla loro salute. E il tutto avviene con la con-responsabilità morale dell'arcigay che gli offre copertura in cambio di tessere e costose affiliazioni. 

Ciononostante sono circoli senza scopo di lucro a tutti gli effetti e come tali sono tenuti alla pubblicazione dei bilanci, a far eleggere dai loro soci il direttivo ecc..Tutte regole che non applicano, proprio perchè, di fatto, si comportano come attività commerciali. Se ti informi, ti accorgerai, inoltre,  che il circolo Michelagniolo  denunciò nel 1993 Luigi Cerina per essersi impossessato dei nostri soldini destinati ai malati di aids.  Hai capito bene, un omosessuale e sieropositivo dichiarato, appoggiato da Grillini & C. che diceva di voler curare i nostri interessi ed invece si è fatto gli affaracci suoi ,facendolo , poi, nella maniera più schifosa possibile:  speculando sulla pelle dei nostri fratelli e sorelle. Cerina è stato condannato dalla Cassazione nel settembre del 2003  per truffa e peculato e  a risarcire il  Comune di Roma  di un  miliardo e ottocento milioni  delle vecchie lire. Cerina, che non era un rappresentante votato dalla comunità gay romana ma imposto dai partiti così come il suo successore Vanni Piccolo, fu il primo consigliere per i diritti civili delle persone omosessuali che ha avuto la Capitale nel 1993. Ora dopo tanti anni di stagnazione è arrivato il momento anche per  la comunità gay italiana di poter votare i propri rappresentanti chiamati  ad intereagire con le varie istituzioni.  Così come fa la comunità ebraica o come fanno a Roma  le varie comunità come quella cinese ,marocchina , filippina etc.  Chiaramente non mi sto riferendo ai   nostri parlamentari. Comunque mi auguro che non crederai,  che Grillini, Vendola o la De Simone siano stati eletti con i nostri voti. Mi riferisco, invece, ai vari presidenti  del circolo Mario Mieli  o dell'Arcigay o di qualsiasi altra associazione: tali signori non sono stati eletti direttamente da tutti o comunque dalla maggioranza degli omosessuali italiani,  ma soltanto da uno sparuto gruppo di persone  (i soci appunto) che mirano  soltanto a tutelare i propri interessi. Non è un caso che  questi signori si stanno ,per l'ennesima volta, scannando fra di loro  al Tavolo Permanente dei Diritti delle persone glbt istituito da Veltroni per accaparrarsi più potere possibile.  Tutto questo ,come immaginerai ,non può che portare un enorme danno alla nascita della comunità gay che per definizione è fatta di condivisione. Condivisione degli interessi  che un gruppo di persone hanno in comune. Solo così si riuscirà a  creare  l'appartenza al gruppo, "la coscienza del noi", condizione imprescindibile per la realizzazione di  una  vera comunità che è fondata non sulla contrapposizione degli interessi individuali ma sulla loro solidarietà. Per realizzare tutto ciò  bisogna cominciare a considerare le persone soggetto e non oggetto di diritto come invece si continua a fare. Con tutto quello che è successo e non mi riferisco soltanto allo scandalo  Cerina ma a tutta tangentopoli ,tu mi vieni ancora a dire che se voglio consultare un bilancio me lo devo andare a leggere nella sede del circolo o al tribunale che magari si trova dall'altra parte del Paese non è vero? E cioè di fatto mi stai rendendo difficoltoso se non addirittura impossibile la possibilità di esercitare un mio diritto, quello di essere informato.



L'ARCIGAY DA QUALCHE ANNO PUBBLICA
ONLINE IL PROPRIO BILANCIO
 
Lo sai che all'archivio Consoli dove ho lavorato per molti anni arrivavano puntuali i bilanci e i resoconti di tutte le maggiori associazioni gay straniere(ma non quelli di quelle italiane evidentemente ) senza che Consoli glieli avesse mai chiesti??? E che gli stessi erano e sono a disposizione di tutti i gay americani  soci e non e pubblicizzati ai massimi livelli? Tu hai mai visto pubblicato un bilancio dell'Arcigay su Babilonia o su Pride? L'hai mai visto pubblicato su internet come fa per esempio l'Arcigay di milano o Ngl? Eppure torno a ripetere, questi signori usano internet  soltanto  per informarci su  cose  anche magai irrilevanti ma non su quelle importanti  com'è  appunto la pubblicazione dei bilanci ? Se si ha veramente rispetto delle persone per le quali si dice di rappresentare i loro interessi, non puoi aspettare che sia una legge ad obbligarti ad  intraprendere determinate iniziative : le attui volontariamente. Hai il dovere morale di farlo. Un circolo Mario Mieli indagato nel 2001 dalla finanza per un'evasione fiscale milionaria,  doveva immediatamente rispondere a questa infamia pubblicando i bilanci su internet, su Aut e quant'altro e non far finta che non sia successo nulla. Aveva il dovere di informare tutti i membri della comunità gay italiana.  E questo a prescindere dall'esito delle indagini che a tutt'oggi rimangono un mistero.  Le associazioni che non hanno nulla da nascondere lo stanno già facendo.

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