lunedì 18 aprile 2016

 
 
 
Quella che segue è la situazione dell'archivio Massimo Consoli a tutto il 1994 così com'è documentata dal poster che lo stesso Consoli prepara in occasione della partecipazione alla  conferenza "AIDS STRATEGIE DI INFORMAZIONE E PROBLEMI DI DISINFORMAZIONE - QUALE SESSUALITA' " tenutasi a Napoli il 2-3 dicembre 1994 presso il Dipartimento di Sociologia "Gino Germani" dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II"
 
 
di Massimo Consoli
 
 
 
poster dell'archivio massimo consoli presentato durante la conferenza AIDS STRATEGIE DI INFORMAZIONE E PROBLEMI DI DISINFORMAZIONE A NAPOLI IL 2-3 DICEMBRE 1994 PRESSO L'UNIVERSITA' FEDERICO II
 

 
L'ARCHIVIO Massimo Consoli condensa, oggi, la storia e l'attività di numerose organizzazioni, gruppi e iniziative che hanno avuto una origine ed uno sviluppo unitari tra il 1959 ed il 1963 e sono continuate fino ad oggi avendo come principale (ma non unico) portavoce, il mensile OMPO. In questo poster, tuttavia, faremo esclusivo riferimento a ciò che riguarda la sindrome da immunodeficienza acquisita.
 
1976, 28 febbraio: presso l'Associazione OMPO'S apre il primo consultorio medico-sociale in Italia, riservato alla comunità gay, in seguito alla constatazione empirica (poi suffragata da dati) di un aumento delle malattie veneree (oggi definite "sessualmente trasmesse") al suo interno. L'iniziativa non riceve alcun sostegno da parte delle pubbliche autorità. Ogni richiesta di intervento o, almeno, di essere ricevuti, viene accolta con scherno, ironia e sorpresa.
1981, dicembre: Il mensile OMPO, primo in Italia, parla di un nuovo male in arrivo dall'America, coniando l'espressione "peste del XX secolo". L'avvertimento viene preso con ironia e accuse di esagerazione e allarmismo.
1982/84: Il mensile OMPO, diffonde in Italia un gran numero di informazioni sull'aids attraverso la pubblicazione di articoli originali americani o di traduzioni. Nell'83 si cerca un contatto con il Comune di Roma che viene respinto perché reputato "non urgente e non pertinente".
1984,26 settembre: Si rinnova la richiesta al Sindaco, al Presidente della Repubblica, al Papa, nella speranza di sensibilizzare un'opinione pubblica passiva e indifferente. Si insiste sul concetto che "il silenzio di oggi porterà migliaia di morti domani", continuando a ricevere risposte ironiche e apprezzamenti poco seri. Intanto, la stampa italiana comincia ad interessarsi all'argomento dimostrando di non possedere alcuna fonte seria e distribuendo una disinformazione altamente pericolosa.
1984/5: Il mensile OMPO si trasforma nel primo bollettino (al mondo) di informazioni relative all'aids e viene spedito gratuitamente alla stampa italiana, ai medici e ricercatori interessati, alle comunità di recupero dei tossicodipendenti. Le autorità neanche se ne accorgono anche se, nel corso degli anni, attraverso le sue tre pubblicazioni (OMPO, RGN e Sabazio), l'Archivio diffonderà centinaia e centinaia di articoli e informazioni che, in buona parte, verranno ripresi dalla stampa del nostro Paese.
1985,21 febbraio: Su una emittente radiofonica romana ha inizio un esperimento unico al mondo: una trasmissione settimanale (durerà quasi due anni) dedicata all'aids che ha un successo di ascolto straordinario. Al primo appuntamento interviene il professor Ferdinando Aiuti, al quale seguirà il giornalista del Messaggero Luciano Ragno (autore di due libri sull'Aids), lo scrittore Dario Bellezza, e cosi via.
1985,luglio: Viene pubblicato il primo di una serie di opuscoletti tradotti dall'inglese: "Quando il tuo amico ha l'aids (poi ritradotto e riproposto da decine di organizzazioni in tutta Italia), al quale faranno seguito: "HTLV-III/LAV: Che cos'è ?, Direttive per il Controllo dell'Infezione Relative al Personale Medico e Paramedico", HTLV-III/LAV e gli Anticorpi: Test o Non Test?, "Aids, L'approccio Inglese", "Rapporto del Surgeon General degli Stati Uniti". A tutt'oggi è sempre l'OMPO, in quanto portavoce ufficiale dell'Archivio, l'unico periodico del nostro Paese che pubblica opuscoli in lingua straniera dedicati alle comunità di lavoratori presenti nel nostro Paese: in arabo (ottobre 1989), cinese (marzo 1990), turco (maggio 1990), spagnolo (luglio 1990), portoghese (agosto 1990), tedesco (settembre 1990), greco (luglio 1993), serbo croato (agosto 1993).
1988, 29 gennaio: Apre la mostra "Aids, Le pesti parallele" a Roma. Nel corso degli anni girerà dalla Calabria alla Toscana, dalla Campania alla Sicilia e al Lazio, esposta più e più volte anche all'aperto o nel corso di manifestazioni popolari e conferenze.
1988:Viene finalmente pubblicato il primo dramma italiano su aids, emigrazione, emarginazione e tossicodipendenza, "Ali. Tragedia degli Incontri!, che in poco tempo raggiungerà le quattro edizioni.
1989,maggio: Esce un documento importante dedicato ai mass media: "Giornalisti, Ancora uno sforzo!", nel quale vengono corretti i numerosi errori che continuano a stravolgere la conoscenza dell'aids: errori concettuali, di pronuncia, di ortografia..."come si pronuncia aids?", come si definisce la persona ammalata?, " e quella sieropositiva?"...L'opuscolo ha un notevole successo, anche perché viene distribuito e spiegato ai giornalisti italiani presenti alla Conferenza di Montreal, che lo interiorizzano e lo diffondono inconsciamente attraverso le loro corrispondenze.
1989, giugno-luglio: L'archivio cura la pubblicazione in Italiano, inglese, francese e spagnolo del "Manifesto di Montreal" , la dichiarazione dei Diritti Universali e dei Bisogni delle Persone che Vivono con la Malattia da Hiv.
1990, ottobre: Viene pubblicata la"Tavola delle Legislazioni sulla Circolazione di Persone con il Virus Hiv" che mostra come, dei 59 Paesi più importanti del mondo sui quali è stato possibile raccogliere informazioni relative ai controlli sierologici anti-hiv, ben 49 applicano delle misure restrittive più o meno gravi.
1991: Viene attivato il servizio informazioni rapide che garantisce, per telefono, la possibilità di avere notizie su tutte le cure, i trattamenti e i farmaci in corso di sperimentazione in tutto il mondo, nell'arco di una giornata.
1992: Entra in funzione l'archivio computerizzato delle vittime che, oggi, comprende circa duemila nominativi, di persone morte per complicazioni dovute all'aids. E' un elenco straordinario di scrittori, designer, registi, coreografi, politici, ballerini, militanti, attori, filosofi...di tutto il mondo che denuncia, meglio di qualsiasi commento, l'ampiezza di una tragedia che ha tolto al nostro secolo una cosi straordinaria parte della proprio cultura.
1993: Viene prodotto e pubblicato (con la"Kaos edizioni" di Milano) il libro "Killer Aids", una singolare storia dell'epidemia attraverso circa duecento biografie delle sue vittime più illustri.
1993,12 maggio: Esce "Sulle Dark Rooms", un documento impressionante che denuncia la responsabilità dei sex-clubs nella diffusione dell'epidemia. E' un momento difficile, perché questi locali hanno cominciato a diffondersi in tutto il Paese e c'è contrasto nella loro valutazione da parte delle stesse vittime dell'aids.
1994,ottobre: Pubblicazione della "Funzione dei Gruppi Sociali nella percezione della Malattia", nel Libro Italiano dell'Aids" (McGraw-Hill)
 
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OGGI, L'archivio comprende:
Libri e opuscoli: ce ne sono  oltre 5.000 (più di 700 sull'aids), 1900 libri sono in lingua inglese.
Giornali: Oltre 8.000 pubblicazioni diverse.
Ritagli di giornali:Circa 5.000 sono quelli sull'Aids, più altri 20.000 inseriti nelle varie pubblicazioni.
Cartoline: Oltre 1000. Un centinaio quelle sull'aids.
Spille: Circa 30 quelle dedicate all'aids.
Manifesti: 1 poster  sull'aids, provenienti da mezzo mondo, sono oltre 500.
Volantini: circa 2000
Foto: circa 6000
Oggettistica: Condom, poggiabicchieri, fischietti, portachiavi, statuine, gadgets vari, cassette audio e video.
 
 

 
L'Archivio fornisce informazioni, materiali vivi, foto e indirizzi ai massa media italiani e stranieri, alle persone sieropositive o con aids avendo costantemente a disposizione le ultime novità in fatto di cure alternative o della medicina allopatica. Oggi, l'Archivio Massimo Consoli è la raccolta di materiali giornalistici e informativi privata sull'aids più grande al mondo. Ed è il gruppo che vi lavora ad aver diffuso in Italia, con assoluta priorità su chiunque altro, anche la conoscenza del volontariato aids, del !Quilt" (la trapunta delle vittime dell'aids), di Act Up", delle cure alternative (e olistiche)..
 
 
E 'importante sottolineare come, ciononostante, l'Archivio non abbia mai, in nessuna occasione e per nessun motivo, ricevuto una sola lira di finanziamento da parte di una qualsiasi istituzione pubblica, finanziandosi sempre con i soldi dei propri volontari, accumulando debiti enormi ed essendo costretto, oggi , a limitare fortemente la propria attività e capacità di intervento.


1 commento:

  1. complimenti per il lavoro che state facendo, mettendo online e quindi a disposizione di tutti, il materiale della cultura glbt ...ma se ho capito bene l'archivio consoli a tutt'oggi non è aperto al pubblico sbaglio? Consoli ha venduto il suo archivio allo Stato e a tutt'oggi non è fruibile? E' vergognoso tutto questo se pensiamo che stiamo parlando di soldi pubblici

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