lunedì 18 aprile 2016

UN ARCHIVIO GAY INFORMATIZZATO : IL SOGNO DI CONSOLI CHE A TUTT'OGGI NON SI E' REALIZZATO


 
 
 
Quello che segue è un articolo di Massimo Consoli che annunciava la nascita di un grande archivio gay telematico che invece a tutt'oggi  - e cioè a nove anni dalla morte del suo ideatore - non è stato ancora realizzato. Sollecitiamo in tal senso l'archivio centrale di Stato che dal 2001 ha acquisito "l'archivio Massimo Consoli" ad aprirlo al pubblico ed a  informatizzarlo al più presto possibile. Noi, nel frattempo, stiamo facendo la stessa cosa con il nostro materiale  accumulato soprattutto negli anni 90 riguardante per lo più la realtà gay  romana di quegli anni.
 
 
Sbarca nella rete telematica l’archivio storico di Massimo Consoli pubblicazioni e informazioni utili sulla cultura omosessuale e sull’Aids. Il consigliere Vanni Piccolo: “E’ un modo per uscire allo scoperto”.

 

 INTERNET NAVIGA CONTROCORRENTE

  di Antonella Piperno

 

I gay romani sbarcano su Internet.

Niente siti a luci rosse, ma un serio progetto telematico che punta a far navigare la cultura omosessuale. “Viviamo nel villaggio globale, dobbiamo adeguarci”, fa sapere Massimo Consoli, fondatore del movimento gay italiano, che ha trasferito il suo archivio storico in rete, all’indirizzo http: // www.publibyte.it/promo/consoli. Primo documento trasmesso, il discorso pronunciato dal sindaco Rutelli nel corso della commemorazi”. come saranno bilingue tutti i testi dell’archivio telematico. In rete ci saranno i cinquemila volumi e le decine di migliaia di pubblicazioni sulla cultura gay e sull’Aids che Consoli raccoglie a Frattocchie dal 1959 e che la Soprintendenza archivistica per il Lazio ha recentemente riconosciuto come “fonte indispensabile per la storia non solo sociale ma anche sanitaria dell’Italia contemporanea”.

“Il nostro sito su Internet – spiega Consoli – si offre ai gay romani ma anche a singoli, associazioni e organizzazione che hanno bisogno di informazioni sulla cultura omosessuale Non a caso giorni fa si è fatto vivo il museo storico della liberazione di via Tasso che chiedeva notizie sulla persecuzione dei gay durante il nazismo. Ma su Internet ci sarà spazio anche per le notizie utili (come la prevenzione per l’Aids) e per quelle divertenti, come il calendario gay: una serie di notizie, a sfondo omosessuale, riguardanti il personaggio del giorno.

Si scopre così che il 2 aprile del 1725 “nasce Giacomo Casanova: l’uomo il cui nome, in molte lingue, è oggi il simbolo dell’amante per antonomasia, all’epoca ebbe numerose avventure anche con i ragazzi”, E che il 2 aprile del 1875 viene alla luce invece Hans Christian Anderson che “se non avesse amato i ragazzini non avrebbe mai scritto “la Sirenetta” e “il Brutto anatroccolo”: il suio giovane amico Edvard Collin lo fece soffrire molto non ricambiandone i sentimenti”.

E le altre coppie?

Il nuovo sito Internet piace anche a Vanni Piccolo, “consigliere del sindaco per i diritti civili delle persone omosessuali: “E’ una documentazione preziosa, non solo per gli omosessuali – spiega – e poi costituisce un elemento di forza nella nostra battaglia culturale”. Piccolo, che da tre anni si dà da fare in Campidoglio, lamenta una scarsa partecipazione della comunità gay: “Sono pochi quelli che escono allo scoperto – spiega – basti pensare che i gay visibili nella capitale sono poche decine di migliaia. Tutti gli altri si nascondono, e questo impedisce a proposte di legge come quella delle unioni civili di decollare. E’ vero che quella è una battaglia politica, ma se le coppie di gay si presentassero a Montecitorio, se si cominciasse a scendere in piazza, allora sì che la musica cambierebbe”.

 

 

 


 

ARRIVA IL NUMERO VERDE

 

Vanni Piccolo, consigliere del sindaco per i diritti delle persone omosessuali ha un grande cruccio: non essere ancora riuscito a frenare la catena di omicidi gay che sta colpendo la capitale, “E’ un fatto inquietante. Intanto però, dopo l’omicidio del critico teatrale Dante Cappelletti, abbiamo ottenuto di far riattivare il numero verde della questura per denunciare violenze o lasciare testimonianze”, informa Piccolo. Il nuovo numero, che verrà presentato ufficialmente nei prossimi giorni, sarà accompagnato da una campagna di sensibilizzazione contro la violenza omosessuale. “Un numero verde già esisteva – spiega Piccolo -  ma era stato disattivato perché non veniva utilizzato. La gente ha molta paura di parlare, e per questo il nuovo centralino darà anche la possibilità di lasciare testimonianze non dirette, del tipo “ho visto un tipo sospetto che usciva da una certa casa”.

Ma a che cosa è dovuta la serie degli omicidi gay della capitale? “All’imprudenza – spiega il consigliere – ma anche alla solitudine di tanti anziani che non riuscendo a trovare soluzioni limpide per vivere la loro sessualità si rivolgono a prostituti che tali non sono. Ecco, anche questo è un vero nodo da risolvere: si dovrebbe mettere ordine nel mondo della prostituzione maschile. Purtroppo, oggi molti gay si rifiutano di vedere problemi e pericoli, accontentandosi della libertà che deriva dal poter frequentare liberamente i locali gay”.

 

 

“VIA BELLEZZA”

 

Il sindaco di Roma Francesco Rutelli si è detto favorevole ad intitolare una strada a Dario Bellezza, il poeta omosessuale morto un anno fa di Aids. Massimo Consoli, il leader della comunità gay romana e il circolo Michelagniolo hanno avanzato  la proposta durante la commemorazione del poeta scomparso a 52 anni, il 31 marzo del ’96. E Rutelli si è impegnato a chiedere alla commissione competente in Campidoglio di accogliere la richiesta. “Non so se sarà possibile dedicargli una targa stradale, ma credo che sarebbe cosa giusta  - ha detto Rutelli – pensate che non siamo riusciti ancora a intitolare una strada a Fellini, e questo perché ci è stato impedito di dedicargli un pezzetto del Lungotevere. E stiamo battagliando per trovargli un’altra sistemazione.

Per il Circolo Michelagniolo, un “viale Bellezza”, potrebbe sorgere all’interno del Parco Pasolini che è in fase di progettazione ad Ostia. Consoli invece vorrebbe realizzarla a Marino sulla strada di accesso al suo archivio: “E’ giusto dedicargli una via, al di là dell’ovvia grandezza culturale del personaggio, per lo stretto rapporto che Bellezza aveva con questa località, dove era venuto innumerevoli volte”.

 

 

QUIROMA   2 APRILE 1997

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